POKER GENERATION

Genere: Drammatico - Anno: 2012 - Giudizio: Negativo (°)


IL FILM CHE PROMUOVE IL GIOCO D'AZZARDO

Eppure migliaia di famiglie sono distrutte da un loro membro che ne diventa dipendente...


Come se non bastasse la pubblicità ossessiva che intasa di spam le caselle di posta elettronica, anche il cinema si mette a promuovere il gioco d'azzardo. La pellicola in questione è "Poker generation", che arriverà venerdì nelle sale italiane e racconta il fenomeno del Texas Hold'em, il poker "sportivo", attività che in Italia coinvolge almeno quattro milioni di persone tra programmi tv, tornei on-line ed internazionali.
Il film, proiettato ieri in anteprima a Roma, ha già suscitato un vivace dibattito. Ha cominciato il presidente di "Primo consumo", Marco Polizzi, che ha annunciato l'intenzione di scrivere al ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, per chiedere di applicare al film il divieto ai 18 anni, così come è previsto per il gioco d'azzardo. «Non entro nel valore artistico della pellicola – ha spiegato Polizzi – ma il film mostra solo vincenti e può trasmettere un messaggio fuorviante, soprattutto per i minori, i più a rischio con il gioco on-line».
Ma la presa di posizione rischia di arrivare fuori tempo massimo. "Poker generation" ha infatti già passato il vaglio della commissione censura ed è stato valutato "per tutti".
Per Fabrizio Crimi, coproduttore del film, il film non esalta né giustifica il gioco d'azzardo: «Noi parliamo specificamente del Texas hold'em, quindi del poker sportivo, che ha molto poco a che fare con il gioco d'azzardo classico, perché richiede grandi capacità e disciplina. E non raccontiamo che la vita dei protagonisti dipende dal poker, ma che è la loro esperienza di vita a farli vincitori». Se è così, perché allora far dipendere dalle vincite al gioco la possibilità di recuperare i soldi necessari a curare la sorella malata dei protagonisti?
Paolo Ferrario
Fonte: Avvenire, 11/04/2012